martedì 30 ottobre 2012

NORWEGIAN WOOD -1987. Un romanzo di Haruki Murakami

 "Quello che lei cercava non era il mio braccio, ma il braccio di qualcuno. Quello che cercava non era il mio calore, ma il calore di qualcuno. Mi sentivo quasi in colpa ad essere io a occupare quel posto".



Per esser un libro (ed un autore) così particolare, deprimente quanto leggero, profondo quanto tragico, e davvero strano che questo libro abbia avuto un successo da best seller.
Eppure questa (semi)tragedia agli sgoccioli dell'adolescenza, che parla di vita, di amori, di amicizia e morte con una connessione continua e senza pausa è un romanzo estremamente piacevole, e per quanto spinto ed esplicito, sia nei temi che nelle descrizioni delle esperienze sessuali del giovane protagonista, Norwegian Wood è un libro dedicato a tutti: ai fragili adolescenti, e agli adulti, che per quanto maturi, non riescono a volte, e proprio come nel caso del protagonista Tōru Watanabe, a dimenticare le ferite del loro passato. Basta l'accidentale udire della propria canzone preferita dei Beatles 'Norwegian Woods' a scaraventarci improvvisamente indietro nel tempo, nei giorni, agli inizi dell'università, quando nulla sembrava più importante del vivere la vita e combattere con tutte le forze per essa. Con tutti gli amori, timori, complessi, scherzi, pensieri e sorrisi che seguono.