lunedì 17 dicembre 2012

IL PROFUMO (1985) un romanzo di PATRICK SUSKIND




Nei primi decenni del 1700, nasce tra i fetori della Parigi pre-revoluzione una piccola creatura geniale quanto orribile: Jean Baptiste Grenouille, l'essere vivente dall'olfatto più sensibile mai esistito. Capace di riconoscere odori a decine di chilometri di distanza, Grounille cresce in mezzo a questa sinistra, nauseabonda, confusa e violenta Parigi- vive, corazzato nella sua incomprensione e disinteresse verso il mondo, con un solo interesse: creare il profumo perfetto, il profumo unico, che possa sottomettere ogni uomo, ogni donna, ogni creatura.

Ma Grenouille non è soltanto un personaggio eccetrico, uno strano genio, è pure un mostro: la sua pelle non ha odore, egli non possiede una essenza: egli è un mostro, forse un demonio, e la sua ricerca del profumo perfetto, vivendo un mondo senza Dio, senza sentimenti, senza piaceri, se non quello dei suoi infiniti, incomprensibili odori, che lo trascinano a strappare via vite umane, pur di sottrarne e distillarne il profumo, l'anima stessa.

Mai un personaggio è stato così poco umano pur non essendo di genere fantasy o fantascienza.

JM Sz

lunedì 3 dicembre 2012

LA MISURA DEL MONDO (2006) un romanzo di DANIEL KEHLMANN






Kehlmann ci porta nel periodo d'oro della matematica e delle scienze, tra Gottinga e Berlino, tra il Sud America e la Germania, con una carica di ironia e riflessione filosofica che conquista il lettore fin dalle prime pagine.

Uno scrittore austriaco, ma che di nordico nello scrivere ha ben poco.
Nel suo romanzo Kehlmann esplora un linguaggio nuovo, punteggiatura sperimentale e dialoghi indiretti, ed è capace di tascinare il lettore sia nei viaggi di Alexander von Humboldt tra le tribù selvagge dell'America sia nelle elucubrazioni azzardate e geniali di Carl Friederich Gauss. Due scienziati diversissimi tra loro, destinati però ad incontrarsi e scambiarsi ironiche frecciate e pensieri profondi.

Grazie a La Misura del Mondo, possiamo sbriciare nell'intimo immaginario di Gauss e Humboldt, scoprendone difetti, pregi, paure e desideri - e scoprendo che nemmeno i più grandi uomini di cultura e scienza sono perfetti.
Ho avuto l'impressione di immegermi nell'intelletto di due uomini che hanno fatto la storia, e Kehlmann la rende un'esperienza insieme surreale e  realistica, ma soprattutto sottilmente umoristica in ogni pagina.



C.N.